mercoledì 16 settembre 2020

Non possiamo stare fermi

       Agricoltura in Carnia (Ph. Alessandro Pirani)


Non dobbiamo arrenderci.

Il Covid-19 continuerà a lungo, almeno fino a quando non ci saranno vaccini sicuri e obbligatori per tutti.

Ma non possiamo aspettare che il Covit-19 sia totalmente eliminato per poi riprenderci – quando? – la nostra vita. Già molte cose sono cambiate, altre cambieranno; la vita sociale ed economica potrà anche essere diversa, migliore o peggiore e dipenderà in buona parte anche da noi. Certo, dobbiamo rispettare le regole, ma non possiamo stare fermi.

E, per muoverci, dobbiamo avere dei progetti seri e possibili, una visione sapiente che guardi lontano e pensare in grande, perché siamo il Paese di Michelangelo, di Leonardo, di Giorgione, di Tiziano, di Dante Alighieri, del Rinascimento, di Andrea Palladio, di Antonio Canova, siamo il Paese della Cultura e della Bellezza e non possiamo ridurci a cenerentole d’Europa.

Credo, tanto per cominciare, che siano ora da privilegiare la Scuola e la Salute che devono essere posti in cima ai pensieri di chi governa. La Scuola, infatti, ha il compito di formare cittadini capaci di alzare il livello qualitativo del Paese e il Sistema sanitario deve rispondere ai bisogni di tutti i cittadini, sapendo che la cura deve essere preceduta da una efficiente prevenzione. Su queste basi si sviluppa il resto, a cominciare dalle attività produttive e dal commercio interno e internazionale, per i quali serve avere dei progetti proiettati verso il futuro e rispettosi della terra che ci è Madre.

Due progetti li ho indicati: la Scuola e la Salute. Ma che agricoltura vogliamo? Quella imposta da certi potentati anche di casa nostra cui interessa il proprio business e nonil nostro benessere?

O un’agricoltura che valorizzi i nostri prodotti che, come ben sappiamo, sono i più apprezzati nel mondo: il vino, l’olio evo, i cereali, i formaggi, i prosciutti, la frutta, gli ortaggi, ecc.?

E vogliamo una ristorazione che dipende dai prodotti esteri, che usi la chimica e la plastica e segua le mode estere o una cucina capace di valorizzate con sapienza la storia, la tradizione, l’anima e la cultura alimentare di casa nostra, proiettata – ecco la novità richiesta – verso la sostenibilità e l’ecocompatibilità totale?

Questa rivista è impegnata a valorizzare e promuovere “il gusto a Nordest” e per questo deve difenderne le caratteristiche, avendo una visione ampia e intelligente della storia e della società in cui viviamo. Fuocolento, nei suoi articoli, è fedele a questo impegno e chi ne ha il compito deve garantirci di poter vivere in un Paese moderno, dove c’è una Scuola seria, dove la Salute è assicurata a tutti, dove c’è Lavoro e Sicurezza, dove ci sono Comunità unite e solidali, con meno chiacchiere, meno polemiche e più fatti; un Paese che coltiva i rapporti internazionali, soprattutto europei, con lo scopo primario di garantirci la pace, i saperi, il lavoro e quel benessere cui tutti aspiriamo.

Editoriale pubblicato dalla rivista Fuocolento – settembre 2020